destionegiorno
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Non scrivo Poesie, utilizzo semplici parole come colori gettati su una tela. Nessuna pretesa, solo desiderio di raccontare, condividere ciò che il cuore intravede. Nella semplicità e banalità di un nome (Poexes) ho racchiuso e rinchiuso tutte queste "immagini" di pensiero, lasciando scorrere ogni ... (continua)
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Conosco l'attimo
posto e riposto in un sogno
che violento e magico
travolge l'ultima paura.
Conosco e credo
un... leggi...
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Oltre ad un tramonto ...
c'è un alba, un nuovo tramonto.
Oltre ad un tramonto
c'è l'occhio dell'anima che attende
i passi del cammino dei sogni.
Oltre ad un tramonto
c'è il fiato della speranza,
le labbra del vento,
una... leggi...
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Andrea Sargenti
Fatemi bere
ettolitri di sangue amaro
vino morbido, rosso, ingannevole.
Lasciatemi abdicare
dal trono di questi sussurri.
Mi vedevo, vendevo dosi di satira
calando gli assi di ambizioni ambigue
viaggi, partenze senza destino.
Cammini a ritroso
nel buio di mille notti e mille tramonti
tacendo la pioggia
le mani e le carezze fugaci.
Fatemi ubriaco di follia
bevendo le anime nascoste nella nebbia
calici perduti, passi
che non logorano le suole.
Non c'è peggior nemico
delle parole aride
nascoste nei graffi della pelle.
Datemi da bere
nel dolore opaco
nella futile aggressione del tempo che tace.
I soldati non forgiano le lame comandate
I viaggiatori han perso speranza
Gli applausi sorseggiando sussulti.
Ancora, datemi le anfore
le botti di vino invecchiato
i fiumi di mosto
la vigna da spremere
così, da far parlare i serpenti
addormentare le volpi
ammaestrare i pensieri.
Mi vedevo, seduto sulla soglia
ad attendere
viaggiatore, soldato,
burattino senza fili, senza perdono. |
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