destionegiorno
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Non scrivo Poesie, utilizzo semplici parole come colori gettati su una tela. Nessuna pretesa, solo desiderio di raccontare, condividere ciò che il cuore intravede. Nella semplicità e banalità di un nome (Poexes) ho racchiuso e rinchiuso tutte queste "immagini" di pensiero, lasciando scorrere ogni ... (continua)
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Conosco l'attimo
posto e riposto in un sogno
che violento e magico
travolge l'ultima paura.
Conosco e credo
un... leggi...
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Oltre ad un tramonto ...
c'è un alba, un nuovo tramonto.
Oltre ad un tramonto
c'è l'occhio dell'anima che attende
i passi del cammino dei sogni.
Oltre ad un tramonto
c'è il fiato della speranza,
le labbra del vento,
una... leggi...
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Andrea Sargenti
C’è paura
nella pelle stanca, nel colore che cambia
di questa pelle consumata dal vento.
Il silenzio, di questo tempo
di parole vuote, di giorni invalidi
socchiusi tra le labbra amare
di passi che non seguono
le orme del pensiero.
C’è paura
nell’attesa che insegue
ciò che è già vissuto
perso, nello scorrere
nel rincorrere le idee
sazie di lacune vuote
piene di rime elementari,
banali sussulti di pensiero.
Quello che non sento,
nell’ardore che indomito inseguo.
Non sento.
Eppure raccolgo
quella paura sottile
che il tempo disegna
sul corpo che cambia.
Ecco, lo scatto, il fremito.
Quell’odore di pioggia
che non sento più,
quell’egocentrica ambizione
di afferrare l’infinito.
Quello che non sento,
quello che non posso più sentire
nella mia voce che mi chiama
nelle mie mani che mi abbracciano
nei miei occhi che mi guardano,
in questo "io" distratto
perso, nella mia stessa caricatura
immaginaria, folle, amara. |
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