destionegiorno
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Non scrivo Poesie, utilizzo semplici parole come colori gettati su una tela. Nessuna pretesa, solo desiderio di raccontare, condividere ciò che il cuore intravede. Nella semplicità e banalità di un nome (Poexes) ho racchiuso e rinchiuso tutte queste "immagini" di pensiero, lasciando scorrere ogni ... (continua)
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Conosco l'attimo
posto e riposto in un sogno
che violento e magico
travolge l'ultima paura.
Conosco e credo
un... leggi...
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Oltre ad un tramonto ...
c'è un alba, un nuovo tramonto.
Oltre ad un tramonto
c'è l'occhio dell'anima che attende
i passi del cammino dei sogni.
Oltre ad un tramonto
c'è il fiato della speranza,
le labbra del vento,
una... leggi...
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Andrea Sargenti
Le sue 51 poesie in Introspezione
Davvero?
Non ci sono parole?
Cosa manca?
Cosa ... avanza?
In questa somma
In questa sottrazione
In questa attesa
È tutto scontato
banalmente semplificato
tragicamente complicato
Ridicolo, quasi banale
Folle nella mia pazzia.
Mi
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È tardi
per tutti
per tutto.
La ragione decide
il cuore non capisce
tace il silenzio
tacciono illusioni
miracoli improvvisi.
La notte accudisce
questi passi lenti
ma nessuno siede
nessuno grida.
C’è silenzio
apparente
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Dove sono i segni?
Tutti quei graffi sulla pelle?
La mia casa?
La mia sedia?
Dove è veramente il mio posto?
Mi fermo sull’argine
Ogni volta
Ogni giorno
Manca il senso,
manca il sogno.
Manca ogni cosa
C’è tutto,
sempre.
Eppure
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Nascondimi anima
silenzi coraggiosi
colori e lacrime
muovono
mani che pregano.
Sorridimi pagliaccio
tristezza felice
maschera di sogni
nasconde
una vita vuota.
Rubami pensiero
gioia svenduta
vestito di arte
cammina
piedi che
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Ho un idea
una di quelle
che ti consuma le unghie,
ti brucia i peli delle braccia.
Sono sempre
le stesse immagini,
le stesse parole.
Osservo in silenzio
cambia il giorno
l’ora, il colore del cielo.
Io?
Ho scritto tutto,
non ho scritto
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Scende la sera sul lago
lo stesso lago
la stessa città
lo stesso io
e questo cuore che piange.
Eppure, anche il tramonto
ha un colore nuovo
questa sera ...
sarà l’alcol, i pensieri
la sfumatura del sole.
Forse, sono solo io
un leggero
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Solo poche parole
tra cielo, vento
sogni dell’anima
che amano il sole.
L’orizzonte tace
rincorre
la linea di confine .
La fine.
Cammina la mano
tra orme di coraggio
il cielo si immerge
nel giorno finito.
Le attese in silenzio
diventano
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In questo momento
si sono spente le luci.
Albe e tramonti
Poesie
Coraggiosamente
scritte sulle onde del mare.
Spettatori
che non han pagato
biglietto d’entrata .
Applausi, tutti in piedi.
Alziamo insieme
braccia e mani.
L’inchino del
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C’è paura
nella pelle stanca, nel colore che cambia
di questa pelle consumata dal vento.
Il silenzio, di questo tempo
di parole vuote, di giorni invalidi
socchiusi tra le labbra amare
di passi che non seguono
le orme del pensiero.
C’è paura
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Ricomincio da qui.
Perché ogni giorno
sono le singole scelte
che ti avvicinano o allontanano
dal desiderio
di essere felice.
Ricomincio da qui
da uno sguardo
che non può, non deve
arrendersi mai.
Oggi, domani
posso solo permettermi questo
per
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Nello stesso modo
sembra camminar nei giorni
del tempo che passa
e ripercorrer pensieri
pesati solo nei sogni.
Vuote le stanze che abito
sfumature opache
tinte pastello
emozioni tatuate sulla pelle
costate gratuita indifferenza.
Firenze
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Una bugia, un inutile vuoto.
Scuoto queste inutili ossa
le mani applaudono al cantautore stonato.
Scrivo tra le pagine di un diario
un sorriso dispiaciuto.
La machera che porto
carnevale della vita, la mia vita.
Guardami felice, leggimi
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Tra pagine e fotografie
si contano echi del cuore
che abbracciano l’inverno,
un altro inverno che verrà.
Non è nelle parole difficili
che si possono rinoscere gli errori,
nemmeno nella paura
di strofe mal composte.
Ogni gradino della
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Abiti porte chiuse
speranze taciute
libertà negate.
Sei silenzio muto
grido, vento
lacrime nascoste.
Cerchi nelle profonde tasche
chiavi per fuggire,
ascolti le rinunce vuote
abbracci taciuti,
insegui lo spazio che ti arresta
congeli la paura
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Attendo angoli di cielo,
scorte di pensieri congelati.
Non dovrebbe tacere la voce
che immutabile evolve
verso l’inutile passaggio del tempo.
Un treno in ritardo
un saluto taciuto
un bacio rubato,
rime dimenticate
in vasi di vetro
formate da
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